PEDAGOGIA - "BAMBINI E DONNE TRA SETTECENTO E OTTOCENTO" - Appunti pagine del libro

JOHANN PAUL FRIEDRICH RICHTER E LA FIDUCIA NELL’INFANZIA

Due diverse concezioni dell’infanzia 

Riflessione pedagogica dei primi decenni dell’Ottocento. 

Due correnti di pensiero e di ricerca:

  • concezione romantica dell’infanzia;

  • incentrata sulla componente organica e psichica (ambito medico);


Permisero alla pedagogia di allargare i propri orizzonti.

Vita e opere

Johann Paul Friedrich Richter:
  • *1763-1825

  • fondò e diresse la scuola elementare di Schwarzenbach;

  • notorietà come scrittore e romanziere (sensibilità ed empatia nei confronti del mondo infantile);

    Jean Paul - Wikipedia

Poesia e pedagogia

La filosofia non fu mai disgiunta dalla vena poetica.

Il bambino era presentato, in maniera ingenua e ottimistica, come la speranza per il mondo di domani.

Il modello di riferimento fu Rousseau.

Non riteneva sufficiente l'educazione negativa e rifiutava la pedagogia fatta di norme e regole precostituite.

La crescita del bambino aveva soprattutto bisogno di condizioni favorevoli che dipendevano dagli adulti.

I bambini erano la garanzia per un mondo migliore futuro.

Un’educazione ricca di buonsenso

Atmosfera educativa concreta, fatta di situazioni plausibili.

Levana è un saggio ricco di empatia e di norme concrete che mirano ad un’aggiornata conoscenza dei meccanismi affettivi e cognitivi dell’infanzia.

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LA NASCITA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE: JEAN-MARIE- GASPARD ITARD

Chi è l’uomo allo stato di natura?

Jean-Marie- Gaspard Itard:

  • *1774-1838

  • medico;

  • studio l’infante e la sua educabilità in modo originale;

    Jean-Marc-Gaspard Itard (1775-1838) 1879 | French School

Ritrovamento di un ragazzo allo stato animalesco nei boschi dell’Aveyron.

E era convinto di poter utilizzare il caso per rispondere alla seguente domanda: “chi è l’uomo allo stato di natura prima che la società lo modifichi?"

Il "selvaggio dell'Aveyorn"

Il ragazzo fu trasferito all’istituto per sordomuti di Parigi.

Egli non era in grado di stare al passo con i compagni, poiché gli mancavano le più elementari competenze relazionali e il suo sviluppo cognitivo era molto limitato.

Il direttore del manicomio ne suggeriva l’internamento in un ospedale psichiatrico. Itard invece suggeriva l’educabilità.

Egli era convinto che il ragazzo non avesse limiti congeniti.

Per educarlo bastava applicare il metodo della pedagogia sensista e rousseauiana.

Egli intendeva studiare il risveglio dell’attività psichica.

Il «Selvaggio dell'Aveyron» | ~ gabriella giudici

L’educazione la formazione dell’essere umano

Verificò empiricamente l’impossibilità di fornire ad un essere umano gli insegnamenti non ricevuti al momento opportuno.

Il bambino che non dispone di stimoli adeguati e di cure amorevoli nei primi anni di vita perde per sempre la possibilità di sviluppare pienamente le proprie capacità cognitive.

L’uomo allo stato di natura non è perfetto. È il risultato dell’inestricabile intreccio di fattori biologici e culturali (l’uomo senza la società è un animale incompiuto).

Dimostrò empiricamente che l’educazione ha nella formazione dell’essere umano un ruolo fondamentale.

Verso la nascita di pedagogia e scienza dell’educazione

Itard e Richter furono essenziali per la costruzione della scienza pedagogica.

Contribuirono a rendere più ricca e articolata la conoscenza dei primi anni di vita del bambino.

Per entrambi nell’educazione era riposto il futuro di ogni uomo.

Emerge il ruolo dell’emotività e dell’affettività.

UNA TIMIDA MA CRESCENTE PRESENZA A SCUOLA: LE RAGAZZE

Una scolarizzazione più lenta

Le femmine furono escluse dall’istruzione.

Il loro modello di educazione prevedeva una donna modesta, con una vita ritirata e con la padronanza dei lavori domestici.

Il compito dell’educazione era quello di trasmettere le virtù cristiane e abituare la ragazza una solidità morale.

Si diffuse però la convinzione dell’utilità anche per le donne della lettura della scrittura.

Tra famiglia e Educandato

Il luogo per eccellenza in cui avveniva l’educazione delle ragazze era la famiglia (padre → decisioni sul destino della figlia; madrecompito di curarne la buona formazione).

Le ragazze più ricche potevano ambire ad un’istruzione superiore.

Analogie differenze con i colleghi maschili

Differenze nella durata del percorso scolare e nelle modalità d’ingresso.

La lingua volgare prevaleva sul latino; le materie più importanti erano i lavori domestici e il ricamo.

L’obiettivo era quello di preparare ragazze capaci di vivere in società, con saldi principi religiosi, brave madri di famiglia e donne di casa.

Maestre religiose maestre laiche

Nacquero così non più monasteri con monache rinchiuse al loro interno, ma piccole comunità di suore che vivevano e operavano nella società.

Apparirono anche le maestre laiche, pagate dalle comunità locali.

IL DIBATTITO SULL’ISTRUZIONE FEMMINILE

Pregiudizi e nuove sensibilità

Stavano cambiando alcune consuetudini sociali: le donne di ceto sociale medio-alto uscivano di casa, leggevano romanzi giornali e studiava le si laureavano.

Era ancora forte però il pregiudizio nei confronti della figura femminile come possibile sorgente del peccato.

Rousseau e l’educazione femminile

“La donna e l’uomo sono fatti l’uno per l’altro”aderiva lo stesso alla visione gerarchica del rapporto uomo-donna.

Riteneva necessario evitare un eccesso di istruzione.

Educazione impartita in famiglia avrebbe introdotto la donna nei ruoli e nei compiti che la sarebbero divenuti propri una volta coniugata.

Filangierinecessità di fornire la miglior istruzioni possibile ai maschi, perché da loro sarebbe dipesa la formazione delle donne.

Cittadine istruite

Scoppio della Rivoluzione francesedonne in cominciarono a occuparsi di politica.

Partecipazione alla vita della Nazione

I governi repubblicani prescrissero l’istruzione obbligatoria per le bambine.

Un uomo istruito e anche una donna istruita rappresentava un bene per la collettività.


Rivoluzione francese e Napoleone: descrizione degli eventi

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