PEDAGOGIA - "Pag. 237 es. per fare il punto" - esercizio/compito

1. Victor, il “selvaggio dell’Aveyron”, fu trasferito all’Istituto per sordomuti di Parigi. Egli, però, non era in grado di stare al passo con i compagni, poiché gli mancavano le più elementari competenze relazionali e il suo sviluppo cognitivo era limitatissimo. Itard sosteneva invece la sua educabilità; per educarlo era sufficiente applicare con lui i metodi della pedagogia sensistica rousseauniana.

2. Itard verificò empiricamente l’impossibilità di fornire un essere umano insegnamenti non ricevuti al momento opportuno. Il bambino che non dispone di stimoli adeguati e di cure amorevole nei primi anni di vita perde per sempre la possibilità di sviluppare pienamente le proprie capacità cognitive. L’uomo allo stato di natura non è perfetto; egli è il risultato di un intreccio di fattori biologici e culturali, poiché senza la società l’uomo sarebbe un animale incompiuto.

3. Itard e Richter contribuirono a rendere più ricca e articolata la conoscenza dei primi anni di vita del bambino. Nell’educazione, secondo entrambi, è riposto il futuro di ogni uomo. Entrambi fecero emergere l’importanza dell’emotività e dell’affettività durante l’attività educativa.

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